Ogni volta che sento il bisogno di fermarmi e ricominciare, di ripartire da me, di scoprire qualcosa di nuovo, di stare bene, di ridefinire le mie priorità, scelgo di partire.
Di camminare.
Di tornare sulla strada.
Negli anni, la strada è diventata per me maestra di vita, e nonostante all’inizio mi facesse paura la fatica e mi riuscisse difficile capire il senso di svegliarsi presto alla mattina per salire su una montagna, ho piano piano imparato ad apprezzare ogni piccola cosa, sia della preparazione, che del percorso.
Grazie alla strada, ho imparato a pregustarmi la salita, sicura che alla fine della giornata sarà l’unica cosa a cui non penserò, da tanto mi avranno incantata la natura e le persone intorno a me.
Ho riscoperto il valore delle piccole cose, dell’acqua fresca, di un sorriso di qualcuno o qualcuna che mi è accanto. La bellezza della condivisione, le risate, i canti stonati per tenere alto il morale. Lo stupore davanti ai panorami mozzafiato, la soddisfazione di avercela fatta.
Dall’esperienza del Quarto Anno Rondine ho imparato l’importanza delle relazioni sane, i valori che stanno alla base di un gruppo, ho riscoperto me stessa e imparato a vedere con occhi nuovi il mondo che ci circonda. Mi sono resa conto di quanto diversa e fondamentale sia ogni persona all’interno di un gruppo, di quando sia difficile e tremendamente bello stare insieme, di quanto i conflitti siano presenti nella nostra vita di tutti i giorni e di quanto sia necessario avere degli strumenti per riuscire a riconoscerli e trasformarli.
Sono affascinata dalle relazioni, dalle persone che mi circondano, dalle dinamiche che si vengono a instaurare ogni qualvolta entriamo in connessione con qualcuno o qualcuna.
Sono curiosa di vivere nuove avventure, di dare un’accezione e un significato nuovo anche a ciò che ho sempre dato per scontato.
Sono appassionata di teatro e di arte in generale, perché penso che sia un ottimo modo per esprimere la nostra anima, sentirci libere e liberi e imparare a lavorare sui nostri limiti.
Quando Matte mi ha parlato per la prima volta di Rise ho risposto di si ancora prima che finisse la frase. È venuto a Padova, dove studio Psicologia, e abbiamo passato un weekend a creare, ridere, sognare.
Rise è nato in un sabato pomeriggio invernale, tra occhi che brillavano per l’emozione, risate che scaldavano l’ambiente e migliaia di fogli di carta scritti con pennarelli colorati.
Rise è nato per scaldare i cuori, per unire passioni diverse, per osare un po’ di più, per spingerci un po’ più in là. Perché crediamo nella potenza dei e delle giovani, perché vogliamo vedere altri occhi brillare e altri sorrisi illuminare le giornate.
Perché pensiamo che ci sia sempre più bisogno di entrare in contatto con noi stessi/e e con la natura che ci circonda, perché è importante riuscirsi a relazionare in modo positivo con le altre persone, per condividere sogni, ambizioni e paure.
Perché non serve fare grandi cose per riscoprire la bellezza che si cela nella vita di tutti i giorni, basta uscire un po’ dal proprio quotidiano e ricominciare a respirare a pieni polmoni l’aria fresca della montagna.
Perché è importante conoscere le proprie radici prima di imparare a volare.
E se avete voglia di volare con noi, vi aspettiamo a braccia aperte.
Nina
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