Nel corso degli ultimi 200 anni la relazione tra la montagna chi la frequenta è mutata velocemente e svariate volte, in passato nell’immaginario collettivo le vette erano luoghi di adorazione e di paura, tale sentimento era esaltato tramite il mito, che si sostituiva alle spiegazioni razionali. Secondo questa concezione le montagne erano luoghi abitati da creature mostruose, dalle streghe ai draghi, dai folletti agli gnomi.
L’epoca illuminista diede il primo impulso ed è ampiamente responsabile di questo cambio di visione, nella seconda metà del diciottesimo secolo nacque infatti l’alpinismo, figlio del desiderio di scoperta, di avventura, della voglia di portare il lume della ragione nelle più buie grotte e sui picchi più alti. La montagna prese molte vite mentre il desiderio di scoprire cosa si nascondeva dietro quei picchi si trasformava in romantica passione, la montagna cominciò ad essere protagonista divenendo da oggetto di scoperta a soggetto. Venne cantata e rappresentata acquisendo auree mistiche e personali, divenne sfondo di romantiche avventure e passionali amori.
Il progetto Risexperience mira a cambiare ulteriormente la concezione della montagna nei cittadini di Trento. La montagna per noi diventa maestra capace di rinnovare l’attenzione alla meraviglia regalando panorami mozzafiato. Vogliamo dimostrare come la fatica della salita fatta insieme insegni la più profonda condivisione e il gusto per la semplicità. La scelta di compiere il percorso immersi nell’ambiente naturale ci permette di riunire un gruppo eterogeneo in tutto, passioni, contesto di provenienza e attitudini caratteriali. In questo modo, portando i partecipanti in un ambiente neutrale ma radicale allo stesso tempo, decontestualizziamo i singoli generando coesione sociale libera dagli stereotipi che limitano i giovani della città alle proprie “bolle sociali”.
Risexperience nasce ormai due anni fa dall’intuizione di fare del binomio formazione-montagna la miccia per innescare, durante il percorso, una esplosione di consapevolezza nei giovani coinvolti. Consapevolezza rispetto al proprio territorio, ma soprattutto interiore e relazionale.
Legati in cordata
L’idea progettuale è nata durante un trekking estivo di otto giorni, avevo appena finito la terza liceo, anno in cui in qualità di rappresentante degli studenti del liceo Da vinci, mi sono tuffato nel mondo della progettazione realizzando progetti che hanno coinvolto migliaia di studenti.
L’anno successivo ho frequentato il Quarto Anno Liceale d’eccellenza a Rondine Cittadella della Pace, in provincia di Arezzo. Questa esperienza formativa mi ha permesso di approfondire la conoscenza di me stesso e mi ha fornito diversi strumenti e competenze nell’ambito della gestione dei gruppi e nella trasformazione del conflitto, elementi su cui si fonda l’Associazione Rondine Cittadella della Pace.
Avvicinarmi a questa realtà mi ha permesso di legarmi a Nina, averla coinvolta nella creazione del progetto Risexperience si è rivelata una scelta meravigliosa non solo dal punto di vista progettuale, è stato anche un pretesto per coltivare un’amicizia profonda.
Il team si è poi ampliato con Pietro e Stefano, compagni di innumerevoli avventure, che con la loro energia e competenza sono stati brillantemente in grado di comprendere l’essenza della proposta progettuale e dei valori che vogliamo promuovere durante il percorso.
La nostra forza? non abbiamo paura di trasformare i sogni in realtà.
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